La dieta mediterranea nasce con lo statunitense Ancel Keys biologo, fisiologo e nutrizionista presso l’Università del Minnesota. Durante il suo soggiorno in Italia partecipò al primo “Convegno sull’Alimentazione” che si tenne a Roma nei primi anni ’50. Alla presenza dei massimi esperti, Keys rimase affascinato dalla bassa incidenza di patologie cardiovascolari e di disturbi gastrointestinali della regione Campania e dell’isola di Creta. Per cercare di dare una spiegazione scientifica ai dati osservati, Keys intraprese una serie di studi dapprima sulla popolazione che abitava Nicotera, in Calabria e pochi anni più tardi nel 1962, si trasferì a Pioppi, una frazione del comune di Pollica, nel Cilento. Dopo decenni di studi giunse alla conclusione che l’alimentazione a base di pane, pasta, frutta, verdura, moltissimi legumi, olio extra-vergine di oliva, pesce e pochissima carne era la responsabile dello straordinario effetto benefico sulla popolazione locale. Questo tipo di alimentazione venne chiamata “Mediterranean Diet”, Dieta Mediterranea appunto. Tutti i risultati dei suoi studi vennero tradotti, in forma divulgativa, nel famosissimo libro “Eat well and stay well”, ovvero Mangiar bene e Stare bene. Keys rimase a Pioppi per oltre 20 anni e morì, nel 2004, all’età di 100 anni. Sinonimo che la Dieta Mediterranea, sul suo inventore, diede degli ottimi risultati!
Ad oggi la dieta mediterranea assume una connotazione più ampia: si tratta infatti di uno “stile di vita”, più che una dieta in senso stretto e negli ultimi anni è sempre più promossa come modello di nutrizione sana ed equilibrata, grazie ad una consistente letteratura scientifica che evidenzia ottimi risultati sia nella perdita di peso che nel benessere fisico in generale, sul lungo periodo. Diversi studi, infatti, hanno mostrato un’associazione tra la dieta mediterranea e la riduzione dell’incidenza di malattie cardiovascolari, diabete e cancro.
È caratterizzata da un elevato consumo di vegetali, frutta, grassi mono e poli-insaturi (“grassi buoni”), proteine prevalentemente di origine vegetale, grani integrali, carni bianche e pesce; viene invece ridotta l’assunzione di carni rosse e processate, grani raffinati, prodotti caseari alcol e dolci.
La grande varietà di alimenti, oltre a garantire un apporto sufficiente di tutti i macro e micronutrienti necessari per il corretto funzionamento dell’organismo, garantisce anche un aumento della compliance e quindi una maggiore aderenza al piano alimentare, rispetto ad altri regimi alimentari molto restrittivi che il più delle volte vengono abbandonati.
Fonti:
- Shai et al., Weight Loss with a Low-Carbohydrate, Mediterranean or Low-Fat Diet, The New England Journal of Medicine, 2008. DOI: 10.1056/NEJMoa0708681
- Corella et al., Advances in Understanding the Molecular Basis of the Mediterranean Diet Effect, Annual Review of Food Science and Technology, 2016. doi.org/10.1146/annurev-food-032217-020802