La pianta di cacao è originaria dell’America Latina, tanto da essere considerato un vero tesoro per gli indigeni che popolavano le terre del Sud America.

Le sue proprietà benefiche sono contenute nelle fave di cacao (semi). Nel passato, dalla loro lavorazione si otteneva una polvere che, aggiunta ad un liquido ed arricchita di spezie per coprire il sapore amaro, rappresentava una delle principali bevande. Dalla fermentazione, essiccatura, tostatura e pressatura delle fave di cacao si ottiene la pasta di cacao e con l’aggiunta di burro di cacao e zucchero si ottiene il cioccolato. Il burro di cacao è privo di colesterolo e contiene fino al 35% di acido oleico, un acido grasso monoinsaturo (“grasso buono”) di cui è ricco anche l’olio evo.

Il cioccolato, non innalza la glicemia del sangue e l’insulina, ma è in grado di appagarci e di saziarci, cosa che non accade con i dolci; quando mangiamo cibi dolci, infatti, il rapido aumento della glicemia seguito da un’altrettanto rapida diminuzione, grazie alla produzione di insulina fa si che poco dopo l’assunzione ci torni nuovamente la fame e sentiamo il bisogno di assumere altri alimenti zuccherini.

Inoltre, il cioccolato contiene numerose molecole che studi scientifici hanno dimostrato giocare un ruolo importante per la salute, in particolare sulla riduzione del rischio di malattie cardiovascolari. Questo discorso chiaramente vale se assumiamo cioccolato ricco di cacao, quindi almeno all’80%, privo di latte e di lecitina di soia: infatti in quello bianco o in quello al latte la presenza di queste molecole benefiche è nettamente ridotta se non addirittura assente, per la presenza di altri grassi o latte.

Quindi mangiare cioccolato a colazione o a merenda con moderazione, lontano dal pranzo o dalla cena è possibile! E’ molto importante al supermercato leggere bene l’etichetta e assicurarsi che il primo ingrediente non sia lo zucchero, o che non ci siano altri grassi aggiunti, oltre al burro di cacao, e che il cacao sia contenuto in percentuali maggiori rispetto a questi due ingredienti.

Fonte: https://smartfood.ieo.it

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